15 05, 2015

Da quali paesi vengono gli studenti che studiano Italiano a Roma? Uno studio della Scuola Romit.

2021-03-29T11:30:18+02:00

La nostra scuola ha iniziato le sue attività ed i suoi corsi da due anni ormai, e tanto è ancora l’entusiasmo che dedichiamo all’insegnamento e alla cura dei nostri studenti.
In questi due anni abbiamo avuto tanti studenti provenienti da tutto il mondo, che sono venuti qui a Roma a studiare l’Italiano. L’ambiente internazionale e multiculturale che viene a crearsi in classe e nelle attività extrascolastiche è sempre entusiasmante e, questo, ci da la forza di andare avanti con il nostro lavoro. È sempre sorprendente constatare come tante persone di varie nazionalità siano interessate ad imparare la lingua italiana, chi per un motivo, chi per un altro. In effetti il nostro idioma è il quarto più studiato al mondo.
Ma nello specifico, da quali paesi arrivano gli studenti di Italiano? Noi di Scuola Romit abbiamo voluto mettere a disposizione degli addetti ai lavori e non i dati di cui siamo in possesso. In collaborazione con il nostro consulente web marketing abbiamo quindi redatto un piccolo studio che analizza le caratteristiche demografiche e geografiche degli studenti che abbiamo avuto qui a scuola durante tutto il 2014. Speriamo che questo possa essere utile a comprendere meglio chi è attualmente interessato allo studio della lingua Italiana nel mondo, dato che, a maggior ragione, questi dati si riferiscono allo scorso anno, quindi possono essere considerati “freschissimi”.

Uomini o donne?

Questo tipo di informazione è abbastanza intuitiva e probilmente in linea con lo studio delle altre lingue. Siamo stati studenti universitari, alcuni di noi hanno studiato proprio le lingue straniere e ci è chiaro il rapporto maschio/femmina con cui abbiamo avuto a che fare nei nostri atenei. La predominanza delle donne nelle facoltà in cui si studiano le lingue è confermata nella nostra piccola realtà, dove si studia l’Italiano per stranieri. Gli studenti di sesso femminile, o meglio le “studentesse”, sono stati infatti quasi il 72%. Per lo studio della lingua Italiana da parte di studenti stranieri si conferma, come per lo studio di lingue straniere da parte degli italiani, una predominanza netta del gentil sesso.

grafico-maschi-femmine

Che età hanno gli studenti di Italiano?

Oltre al sesso è interessante scoprire che età abbiano le persone che decidono di venire a studiare italiano in Italia. Per quanto riguarda i nostri studenti durante il 2014, la maggior parte, come ci si aspetterebbe, sono giovani, appunto, in età da studio. In questo grafico è riportato il numero di studenti in percentuale per le età che vanno dai 16 anni ai 74 anni.

grafico-età

Come si evince dal grafico la maggior parte degli studenti ricade nella fascia che va dai 20 ai 40 anni, con un picco di studenti che hanno tra i 24 e i 28 anni di età. Questi ultimi si trovano effettivamente nel periodo immediatamente successivo alla fine dell’Università nel loro paese e lo studio dell’italiano potrebbe ricadere effettivamente nel momento tra la fine degli studi accademici e l’inizio del percorso lavorativo o di studio superiore (Master e Dottorato). Da notare anche un picco di studenti tra i 32 anni ed i 35 anni, forse corrispondente ad un periodo di pausa dal lavoro o una vacanza studio. Dai 41 anni in su il numero di studenti risulta omogeneo e, nel caso della nostra scuola, più basso rispetto alle altre fasce di età. È possibile che l’aspetto giovanile della nostra scuola, in cui i docenti sono effettivamente giovani, richiami un maggior numero di studenti fino ai 40 anni di età.

Con quali conoscenze dell’italiano si presentano a scuola i nostri studenti?

Quando un nuovo studente arriva alla nostra scuola, il primo giorno, si sottopone ad un test con il quale valutiamo il suo livello di conoscenza della lingua. Nel grafico seguente riportiamo la percentuale di studenti appartenenti a tre livelli (A, B e C) nel momento in cui arrivano, in cui il livello A racchiude i principianti, il livello B gli intermedi ed il livello C gli avanzati.

grafico-livello

È chiaro come la maggior parte degli studenti, prima di iniziare lo studio dell’italiano nella nostra scuola, appartenga al livello “principiante”. Solo pochi arrivano con delle conoscenze dell’italiano che possano definirsi “avanzate”. Un 35% degli studenti ha comunque un livello di conoscenza di tipo intermedio, che appunto significa sapersi esprimere al presente, al passato e al futuro in modo soddisfacente.

Da quali paesi arrivano i nostri studenti?

Eccoci finalmente arrivati alla parte relativa alla nazionalità degli studenti di italiano a Roma. La nostra città attira ogni anno turisti da tutto il mondo e sappiamo bene che venire qui a studiare l’italiano può essere anche un’occasione per visitarla e godere delle sue arti e del suo bel clima. Ma da quali paesi arrivano principalmente gli amanti dell’Italia e della lingua italiana? Per quanto riguarda la realtà di Scuola Romit e dei suoi studenti la nazione che si aggiudica il primo posto sono gli Stati Uniti, con un quasi 11% di studenti americani. Il secondo paese invece è più vicino, ed ha una lingua molto simile alla nostra, un’altra lingua “latina”, ovvero la Spagna. Gli studenti spagnoli infatti costituiscono un 9% dei nostri studenti nel 2014. A seguire ci sono Inghilterra, Germania, Russia, Australia e Francia. Ma vediamo nel dettaglio le prime venti posizioni in questo grafico.

grafico-paesi

Le colonne rosse rappresentano i paesi extraeuropei mentre quelle blu i paesi europei. Gli studenti provenienti dai paesi europei sono in maggior numero rispetto a quelli che vengono da paesi extraeuropei, come ci si aspetterebbe. Ma la differenza è solo di pochi punti percentuali. I paesi europei che la fanno da padrone sono appunto la Spagna, l’Inghilterra, la Germania, la Francia, l’Olanda, la Polonia e la Svizzera. Tra gli extraeuropei ci sono gli Stati Uniti, la Russia, l’Australia, il Brasile e il Canada.

L’identikit dello studente di Italiano

Lo studente di italiano per stranieri è quindi una giovane donna, tra i 22 ed i 35 anni, con un livello base della lingua che andrà ad imparare, e che proviene da un ricco paese europeo o extraeuropeo e come lingua madre ha l’inglese, lo spagnolo, il tedesco o il russo.

Abbiamo messo a disposizione questi dati sperando che siano utili alla comunità interessata allo studio ed all’insegnamento di questa bellissima e antica lingua, che è l’italiano.

Da quali paesi vengono gli studenti che studiano Italiano a Roma? Uno studio della Scuola Romit.2021-03-29T11:30:18+02:00
1 05, 2015

Caro Romolo ti scrivo: lettera aperta al fondatore di Roma

2021-03-18T17:34:12+01:00

lettera

Caro Romolo,

fondatore di una città partita dal nulla e che negli anni è diventata grande, ricca storia e fascino, piena di meraviglie, caotica, a volte difficile e problematica, stressante ma anche calda luminosa ed accogliente. Grazie.

Grazie per aver avuto 2768 anni fa (eh si, il 21 aprile Roma ha compiuto gli anni) l’idea e la determinazione per fondare quella che sarebbe diventata una delle città più importanti del mondo per storia e cultura, una città che si è evoluta nel tempo diventando importante protagonista di guerre, conquiste, vittorie, espansioni, periodi bui e periodo d’oro.

Ti è costata un bel po’ di fatica ma è diventata un’impresa vincente e ancora tutti ti ricordano come uno dei personaggi più importanti della storia insieme a tuo fratello Remo, al quale non hai fatto fare una bellissima fine però eh…

Vuoi sapere com’è Roma adesso, nel 2015? Io ci sono nata e ci vivo da anni e posso dirti che le difficoltà ci sono ancora oggi (anche se diverse da quelle che hai affrontato tu), ce ne sono tante e di vario genere ma vengono compensate dalla bellezza, dai tramonti, dall’antichità che spunta da ogni lato se si passeggia nel centro storico, dal fascino di vivere in una delle città più belle del mondo anche se un po’ trascurata, piena di storia e con il mare a due passi da godere nelle belle giornate.

Vivendoci a volte ci si abitua alla bellezza e non ci si fa più caso (ci si abitua a tutto, si sa) ma una passeggiata al Pincio, al Gianicolo o al giardino degli aranci ad ammirare il panorama, un giro al Colosseo e ai Fori imperiali, un tour tra piazza Navona, il Pantheon e Campo de’ fiori, una passeggiate tra le vie di Trastevere, possono risollevare il morale a chiunque in una giornata storta e valgono il prezzo di abitare in una città indubbiamente complicata.

Quali sono queste difficoltà? Inizio la lista Romole’? Dai sarò buona. Partiamo dal traffico: non sei mai rimasto imbottigliato sul Lungotevere nell’ora di punta o sul Grande raccordo anulare nell’ora in cui tutti tornano dall’ufficio e beh sei stato fortunato.

Non è un’esperienza piacevole ma capita molto spesso a tutti i romani che tra manifestazioni, scioperi, pioggia e disastri vari ormai hanno un livello di pazienza elevatissimo (anche se le parolacce scappano).

Se si vuole evitare la macchina ci si imbatte nei terribili mezzi pubblici che mettono a loro volta a dura prova la soglia di tolleranza allo stress dei romani: tempi di attesa lunghissimi per salire spesso su autobus o metro sovraffollati in cui si sta schiacciati come sardine.

Ho reso l’idea? C’è poi il capitolo pulizia delle strade che in alcuni quartieri lascia proprio a desiderare: cassonetti che strabordano e cartacce per terra. L’inciviltà delle persone è sempre un problema.

Ti ringrazio lo stesso però Romolo perché io a questa città voglio bene, mi appartiene, la conosco come le mie tasche, la vivo ogni giorno e , anche se a volte non la sopporto, per la maggior parte del tempo la amo e sono fiera di appartenerle.

Con più cura, più organizzazione, meno complicazioni, più pulizia ci vivrei sicuramente meglio ma Roma è Roma e vale sempre la pena.

Caro Romolo ti scrivo: lettera aperta al fondatore di Roma2021-03-18T17:34:12+01:00
30 04, 2015

Il Celio, il colle vicino a Monti e al Colosseo

2021-03-18T17:34:59+01:00

Il cosiddetto Celio è il diciannovesimo rione di Roma oltre ad essere uno dei Sette Colli su cui si erge la Città Eterna.

Ogni manuale di storia romana riporta puntualmente l’elenco dei famosi sette colli dal quale la città si sviluppò a partire da un nucleo abitativo originario. Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale sono appunto i nomi di tutti i colli, così come indicati anche da Plutarco e Cicerone.

Piranesi - Celio

Giovanni Battista Piranesi, Le antichità romane. Veduta dei muri che investivano le falde del monte Celio.

Per quanto riguarda il Celio, sappiamo che originariamente era conosciuto come Mons Querquetulanus, ovvero “monte delle querce” e soltanto in seguito sarebbe stato chiamato Celio a partire dal termine latino “Caele”. Più precisamente, il suo nome è legato a un omonimo personaggio storico, Celio Vibenna, appartenente alla Gens Etrusca, il cui aiuto si rivelò fondamentale per consentire a Servio Tullio, sesto re di Roma, di prendere il potere.

Dal punto di vista amministrativo, il rione fu istituito ufficialmente solo nel 1921, dunque in età moderna, mentre oggi è uno dei luoghi più strategici per visitare la città grazie alla sua vicinanza con il Colosseo che sorge proprio in questa zona.

Secondo le fonti, il quartiere era originariamente suddiviso in diverse aree geografiche: Coelius, Coeliolus, Succusa. Le tre zone formavano il cosiddetto Coelimontium. Questa parte della città era popolata sin dall’età classica, infatti, qui risiedevano diverse famiglie note come quella di Mamurra, personaggio politico legato a Giulio Cesare, e la cui abitazione doveva essere adornata da colonne in marmo pregiato stando a quanto riferisce lo storico Plinio. Sempre nel quartiere Celio, in età imperiale, nacque il famoso imperatore Marco Aurelio nella villa di Domizia Lucilla Minore.

Il Celio era attraversato da un fitto sistema di vie che ancora oggi conservano in parte il loro nome originario. Tra queste ci sono la via Caelimontana e la via Tuscolana. Sappiamo anche che nel IV secolo a.C. il colle era attraversato dall’acquedotto dell’Acqua Appia. In questo rione si trova inoltre una delle tombe più famose della storia romana. Si tratta della tomba degli Scipioni, un monumento sepolcrale di cui restano le gallerie ricavate dal tufo, che servivano per ospitare i vari sarcofagi.

Durante il Sacco di Alarico nel 410, la città fu danneggiata, e questa zona fu particolarmente colpita dalla discesa dei Goti in generale. Proprio Totila nel VI secolo tagliò gli acquedotti, e a partire da questo momento, l’area urbana fu abbandonata. Nel periodo medievale sorsero chiese, e luoghi legati al culto cristiano, ad esempio la Basilica di San Clemente, la Chiesa dei Ss. Quattro Coronati e la Chiesa di Santo Stefano Rotondo.

Alla fine dell’Ottocento, più precisamente nel 1870, l’area urbana fu al centro del progetto “Roma Capitale”, con il quale si intendeva riformulare diversi aspetti del piano urbanistico della capitale. In questo periodo si costruì l’Ospedale Militare, mentre alla fine del secolo, sorse il quartiere popolare del Celio.

Questo rione oggi si estende per circa 60 ettari. In una delle zone più elevate sorge Piazza della Navicella con l’accesso a Villa Celimontana, una delle aree verdi più famose della Capitale, di origini cinquecentesche. Rispetto ad altri quartieri romani, il Celio non è eccessivamente popolato sebbene negli ultimi anni stiano sorgendo numerose strutture ricettive e turistiche.

Stemma del Celio - Roma

Stemma del Rione del Celio

Lo stemma del quartiere raffigura il profilo di un personaggio africano con copricapo di testa di elefante e spighe dorate. Sicuramente il suo significato è legato alla storia dei legionari africani che un tempo erano su questo colle guidati dal famoso Console Scipione l’Africano. Questo dettaglio araldico mostra ancora una volta come la Città Eterna sia radicata alle sue origini mitiche ancora oggi, e manifesti questo legame nei diversi aspetti della vita culturale e sociale.

Il Celio, il colle vicino a Monti e al Colosseo2021-03-18T17:34:59+01:00
28 04, 2015

Luoghi che è meglio evitare nel centro storico di Roma

2021-03-18T17:40:24+01:00

Roma è una città sicura? La risposta è senza dubbio sì.

Ovviamente però come in tutte le grandi metropoli è d’obbligo e più che normale fare un po’ di attenzione e non andare in giro con ingenuità come se ci trovassimo in un piccolo paesino di provincia dove tutto scorre tranquillo e non succede mai nulla.

Roma - Vaticano

Generalmente, soprattutto di giorno, si può passeggiare tranquilli quasi ovunque anche a Roma ma ci sono alcuni luoghi nei quali soprattutto di notte è bene prestare un po’ più di attenzione e tenere gli occhi aperti per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli.

La zona di Termini, come tutte le stazioni di ogni città del resto, è quella un po’ più a rischio per la presenza di un gran numero di persone provenienti da tanti luoghi diversi e quindi di potenziali borseggiatori o rapinatori che approfittano magari di un momento di distrazione e confusione.

Se proprio vi trovate a doverci passare a tarda ora è bene guardarsi intorno, evitare di aspettare l’autobus per tanto tempo da soli e possibilmente chiamare un taxi per tornare a destinazione. Nelle vicinanze di Termini c’è il quartiere Esquilino, intorno a piazza Vittorio fino a Porta Maggiore: anche qui si può stare tendenzialmente tranquilli ma di sera è meglio evitare di passeggiare in zone poco frequentate o poco illuminate.

Un’altra zona dove bisogna prestare un minimo di attenzione in più di notte è Campo de’ fiori, bellissima posto nel cuore della città meta di tantissimi ragazzi che vanno lì a passare la serata soprattutto in estate nei tanti localini e pub all’aperto.

Il rischio qui è dovuto al gran numero di persone e all’alcol che a volte scorre copioso abbassando i freni inibitori ed esponendo a situazioni a volte un po’ rischiose come risse o situazione caotiche nelle quali è meglio stare un po’ attenti. Non è assolutamente una zona da evitare (oltretutto la piazza è davvero bellissima!) ma semplicemente un posto dove andare con un po’ di cautela e prudenza in più se è tarda notte.

Roma al tramonto

Nelle vicinanze di Campo de’ Fiori c’è il Lungotevere, lunga strada molto trafficata della città di giorno e a scorrimento veloce di notte. Anche qui è bene essere prudenti tanto di giorno in mezzo al traffico intasato nel quale è molto probabile che vi troviate quanto di notte per evitare incidenti considerata la velocità alla quale sfrecciano le macchine. La zona può risultare inoltre un po’ buia in alcuni tratti nascosti dai numerosi platani e anche qui è meglio tenere gli occhi aperti per non farsi rovinare le serata.

Roma è senz’altro una città tranquilla, sicuramente un po’ caotica ma non particolarmente rischiosa nella quale ci si può muovere serenamente con un po’ di accortezza verso quello che ci circonda ed un po’ di buon senso necessario per chi si trova in una grande metropoli con tante persone diverse.

Luoghi che è meglio evitare nel centro storico di Roma2021-03-18T17:40:24+01:00
27 04, 2015

Ma Roma è la città dell’amore?

2021-03-18T17:41:16+01:00

L’anagramma di Roma è Amor, sarà un caso oppure Roma ha un destino nel nome?

Di sicuro finora Parigi, la ville lumiere città romantica per eccellenza, ha sempre tenuto ben stretto il titolo di città dell’amore dove sbocciano sentimenti come niente fosse e dove le coppie innamorate possono perdersi in un’esperienza romantica tra quartieri suggestivi, ponti e Tour Eiffel.

audrey hepburn - Bocca della verità

Audrey Hepburn in Vacanze romane.

Roma, nonostante il suo innegabile fascino ed alcune sue similitudini con Parigi, non ha mai goduto la fama di città per innamorati anche se ne avrebbe pieno diritto. Film come “Vacanze romane” con Audrey Hepburn e Gregory Peck ci ricordano il fascino romantico della città eterna ma ad esempio nel celebre “Mangia, prega, ama” con Julia Roberts Roma viene scelta come città per darsi al cibo e godere di pizza, pasta e cappuccino mentre l’amore viene lasciato alla lontana India.

Il buon cibo è sicuramente uno dei punti forti della città (e dell’Italia intera) ma l’amore? Che ruolo riveste?

Se siete a Roma per motivi di studio, vacanza o lavoro, siete single e, complice anche l’arrivo della primavera, avete voglia di innamorarvi potreste comunque essere nel posto giusto al momento giusto per dire “ti amo” o almeno andarci vicino.

Non fatevi scoraggiare dal traffico selvaggio o dal nervosismo che a volte domina tra i romani ma andate alla scoperta dei ritmi un po’ più lenti che ci si possono concedere al bar in pausa pranzo, all’ora dell’aperitivo in uno dei tanti locali o dopo cena per aprirvi con gentilezza alle chiacchiere e rilassarvi, fare conoscenza con gli altri e chissà far nascere un rapporto più confidenziale che possa sfociare in qualcosa di più serio.

Se siete a Roma per un periodo prolungato potreste stringere conoscenze anche in luoghi più tradizionali come la palestra, la lavanderia, la fila al supermercato o qualche associazione di volontariato in cui trovare anche persone con interessi comuni e magari interrompere così la vostra condizione di single.

La bellezza e la seduzione naturale di cui gode Roma la rendono poi una città ideale per predisporsi al romanticismo e alla nascita di una storia d’amore con la persona giusta se siete alla ricerca (ma anche se non lo siete!).

Di luoghi romantici ce ne sono in abbondanza, avrete davvero difficoltà a scegliere tra scorci suggestivi, rovine, reperti archeologici, fontane, parchi e viste mozzafiato sulla città: il giardino degli aranci, villa borghese, il Pincio, lo Zodiaco, il Colosseo con il parco di Colle Oppio, la fontana di Trevi, villa Pamphili, villa Torlonia, una passeggiata a Trastevere o al Rione Monti, il roseto comunale aperto in primavera, i Fori Imperiali, Castel Sant’Angelo, Ponte Milvio ed i vari bellissimi ponti sul Tevere.

Roma vi aspetta con tutto il suo fascino che siate già felicemente in coppia o in viaggio da single come Julia Roberts nel film “Mangia prega ama”. Alle brutte ci sarà sempre un’ottima pizza a consolarvi!

julia-roberts-pizza

Ma Roma è la città dell’amore?2021-03-18T17:41:16+01:00
24 04, 2015

Dove vanno a divertirsi i giovani romani?

2021-03-18T17:42:37+01:00

Roma è una città variegata, piena di opportunità ed offre divertimento per tutti i gusti. Come dite? Ci sono troppe scelte e non sapete come muovervi, da che parte cominciare e dove andare per trovare vita notturna? Ok cerchiamo di capire come si divertono i giovani romani.

Studenti Romit

Innanzitutto bisogna dire che a Roma i tempi sono molto elastici e dilatati per cui la serata inizia con tutta calma, ci si vede dopo cena e si iniziano ad analizzare le varie possibilità di scelta che sono simili a quelle di tante altre città: pub, birreria, discoteca, passeggiata in centro o anche semplicemente una piazzetta in cui stare seduti sui gradini a chiacchierare con gli amici. Il clima lo permette per la maggior parte dell’anno ed è una forma di divertimento economica e facile molto gettonata per stare tranquilli e non rendere la serata troppo dispendiosa.

Quali sono le zone più in voga per passare la serata divertendosi? Sicuramente il Pigneto e San Lorenzo (con la sua celebre piazzetta in cui sostano tantissimi giovani con un cocktail e la voglia di rilassarsi facendo quattro chiacchiere) sono le zone emergenti piene di pub e localini informali, Piazza Bologna in quanto zona universitaria, poi ci sono Testaccio ed Ostiense ricche di locali dove ballare salsa, musica house ed elettronica, discoteche, ristobar e locali gay, Trastevere con piazza Campo de’ fiori letteralmente presa d’assalto nelle serate estive, la zona di Piazza Navona e via della Pace con pub e vinerie molto chic, il rione Monti che è una sorta di mini Trastevere molto bohemienne ricco di caffè letterari e botteghe d’arte e Ponte Milvio con locali molto alla moda.

In questi quartieri si concentra la maggior parte della movida romana e si trovano tanti ragazzi pronti a divertirsi e fare serata in vari modi.

Divertirsi-a-Roma

A fine serata, soprattutto se si è fatto molto tardi e si è stanchi ed affamati, ci si ferma a prendere un cornetto caldo alla nutella o al miele in uno dei tanti laboratori artigianali sparsi per la città che scoprirete un po’ per caso o su segreto svelato da qualche romano doc. L’amore per il cibo non si smentisce neanche a tarda ora ed è una vera delizia!

In estate con l’arrivo delle serate calde ed afose ci si trasferisce spesso sul litorale romano che offre spiagge attrezzate per diventare di sera pub e discoteche all’aperto in cui divertirsi respirando l’aria di mare oppure partecipare a sagre e feste all’aperto. I luoghi più frequentati sono Ostia (vicinissima a Roma), Fregene, Fiumicino, Santa Marinella, Cerveteri.

Le occasioni di divertimento sono tante, a voi la scelta e l’esplorazione per capire quello che vi piace di più e vivere delle serate in pieno stile romano. Buon divertimento!

Dove vanno a divertirsi i giovani romani?2021-03-18T17:42:37+01:00
23 04, 2015

Sei storiche piazze da vedere a Roma

2021-03-18T17:43:11+01:00

Spazio di aggregazione per eccellenza di ogni centro abitato, da sempre cuore pulsante della vita sociale, nucleo storico verso il quale convergono le strade principali della città coi loro edifici: la piazza. Se c’è una città italiana ricchissima di spazi di questo tipo, piazze suggestive e caratteristiche, è proprio la Città Eterna, Roma.

Tra le piazze più belle della città c’è sicuramente Piazza del Popolo. Anticamente, la famosa Porta del Popolo, un tempo detta Porta Flaminia, era uno dei punti di accesso principali alla città. La Porta del Popolo si apre ancora oggi su questo spazio urbano di forma ellittica sempre popolato dai tanti visitatori che giungono ogni anno nella Capitale.

Piazza del Popolo

Piazza del Popolo, 1890/1900

Il suo nome è legato alla presenza della chiesa neoclassica di Santa Maria del Popolo che ospita opere d’arte particolarmente importanti, come le due tele di Caravaggio dal titolo La Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro.

La fisionomia della piazza, con il suo effetto scenografico ed armonioso, e i suoi monumenti sono opera dell’architetto Giuseppe Valadier al cui genio si devono molti punti di interesse romani. Chi giunge in Piazza del Popolo resta poi colpito dalla presenza di un obelisco imponente, l’obelisco Flaminio, costruito sotto il regno del faraone egizio Ramesse II e attualmente collocato al centro dello spazio. Sotto il profilo urbanistico, la piazza rappresenta un punto di snodo importante. Da qui si diramano varie strade particolarmente frequentate: via del Babuino, Via di Ripetta, via del Corso.

Piazza San Pietro

Giovanni Battista Piranesi, Vedute di Roma. Piazza San Pietro.

Tra le piazze più celebri di Roma e del mondo c’è anche Piazza San Pietro, situata proprio davanti alla Basilica omonima, sorta per ricordare il primo papa cristiano, il martire Pietro. Questo è uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti per la comunità cristiana, e proprio la piazza accoglie fedeli, turisti, appassionati di arte e architettura. Fu il Bernini a progettare la piazza con il suo meraviglioso colonnato nel corso del Seicento.

Anche qui, come in Piazza del Popolo, si resta colpiti dalla presenza di un imponente obelisco, l’obelisco di Eliopoli, e di due fontane, il cui stile si integra perfettamente alla fisionomia complessiva della piazza.

Campo de Fiori

Statua di Giordano Bruno a Campo de Fiori.

Esiste una piazza meno nota rispetto alla precedente, che non ospita edifici di culto cristiano bensì un monumento dedicato a un filosofo. Si tratta di Campo de’ Fiori e il filosofo in questione è il frate domenicano vissuto nel Seicento Giordano Bruno.

Fu condannato a morte per eresia e la sua esecuzione avvenne proprio in questo luogo. Oggi Campo ‘de Fiori è un luogo caratteristico, che ospita un mercato rionale di generi alimentari, ed è frequentato soprattutto di sera, quando i tanti visitatori, ma anche studenti fuorisede, trascorrono del tempo nei locali che costellano la piazza e le zone limitrofe.

Un’altra importante piazza della Capitale è Piazza Navona. A colpire è in questo caso la bellezza degli edifici, la fisionomia estetica di un luogo progettato all’insegna dello stile barocco.

Piazza Navona.

Piazza Navona.

La Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, la Fontana del Moro, la Fontana del Nettuno, ma anche la Chiesa di Sant’Agnese in Agone legata invece al genio del Borromini sono tra i monumenti che rendono la piazza così celebre sotto il profilo artistico e culturale.

Durante il periodo natalizio questo spazio urbano diventa particolarmente affollato per via delle numerose bancarelle che presentano al pubblico i prodotti tipici di questa festività oltre ai consueti souvenir. Qui si esibiscono artisti di strada e ritrattisti che riproducono scorci della piazza, oltre a realizzare ritratti e caricature su misura ai turisti.

Piazza del Quirinale

Giovanni Battista Piranesi, Vedute di Roma. Piazza del Quirinale.

Com’è noto, uno dei colli più elevati della città di Roma è il Quirinale. Oggi questo luogo importante per la vita politica del Paese, ospita il Palazzo del Quirinale, la sede ufficiale del Presidente della Repubblica, nello stesso spazio che un tempo fu residenza dei papi. Anche qui, in Piazza del Quirinale, è presente un obelisco accanto a un gruppo scultoreo in marmo di grande rilievo artistico dedicato ai Dioscuri Castore e Polluce con i loro cavalli. Non è un caso se anticamente questa piazza era denominata Piazza di Monte Cavallo per via di questo monumento caratterizzante.

Piazza di Spagna

Giacomo Brogi, Chiesa della Trinità dei Monti (Piazza di Spagna).

Chi visita Roma non può non visitare la meravigliosa Piazza di Spagna, di recente al centro di episodi spiacevoli collegati alla fontana “La Barcaccia”, la quale è stata colpita da atti vandalici.

Piazza di Spagna sorge alla base della scalinata di Trinità dei Monti sempre affollata ad ogni ora del giorno. Proprio la Fontana della Barcaccia progettata da Pietro e Gian Lorenzo Bernini in memoria di un’alluvione che colpì la città nel Cinquecento è uno dei monumenti più belli di questo spazio urbano in cui si concentra il flusso di turisti della Capitale in ogni stagione dell’anno.

Qui sorgono locali, bar storici, e da qui si irradiano le vie più caratteristiche di Roma, che ospitano numerosi negozi e boutique dedicate al mondo dell’alta moda.

Sei storiche piazze da vedere a Roma2021-03-18T17:43:11+01:00
23 04, 2015

Tutti i rioni del centro storico di Roma

2021-03-18T17:44:16+01:00

Sin dai tempi dell’Impero Romano, la città capitolina è stata suddivisa dalle autorità in differenti zone – dette in latino regiones – che col passare del tempo sono aumentate in numero, seguendo quindi l’espansione della città. Ció è avventuo in maniera regolare fino al 1921, quando in totale vennero definiti 22 diversi rioni. Come si puó intuire, il termine stesso “rione” deriva dall’appellativo latino originario, di cui costituisce uan volgarizzazione.

Colosseo

Il Colosseo si trova nel rione Celio

Ogni rione ha delle caratteristiche proprie che determinano spesso il nome che gli è attribuito:

  1. Monti: il nome deriva dai tre colli su cui si estende (Esquilino, Viminale e Celio). Si tratta di un rione molto vasto, che custodisce alcuni dei più interessanti resti dell’antica capitale, oltre che ad alcuni dei piú evidenti e ormai rari resti della città medioevale (le case-torre)
  2. Trevi: deve il nome al latino trivium, che indicava l’incontro di tre vie nella piazzetta dei Crociferi, situata non lontano dall’attuale Fontana di Trevi. La città medievale prese origine proprio da questa zona.
  3. Colonna: come è facile immaginare, il nome deriva dalla presenza della Colonna di Marco Aurelio posta appunto in Piazza Colonna. 
  4. Campo Marzio: dell’antico Campo Marzio, che si estendeva anche sull’attuale rione Pigna, non resta piú molto a parte il nome e la presenza di aree verdi (il Pincio).
  5. Ponte: deve il suo nome al ponte sant’Angelo, originariamente appartenuto al rione fino a quando fu incorporato, per volonta di papa Sisto V, al neonato rione Borgo. Si tratta del rione piú densamente abitato in età antica, ed anche l’unico che abbia mantenuto una presenza abitativa ininterrotta dalle origini della città ad oggi
  6. Parione: a questo rione appartengono le famose piazze Navona e Campo de’ Fiori. In tempi antichi era molto ricco di monumenti celebrativi e proprio a questi deve il suo nome (dal latino pares che significa “muro”)
  7. Regola: contrariamente a ció che si penserebbe, il nome del rione deriva dal latino arenula, ad indicare i depositi di sabbia che si creavano lungo il Tevere, che lo costeggia per tutta la sua lunghezza.
  8. Sant’Eustachio: la caratteristica piazza da cui prende il nome è all’origine anche della densa urbanizzazione avenuta in questa zona già in tempi antichi.
  9. Pigna: l’origine del curioso nome è da attribuire al ritrovamento del gigantesco pignone situato in tempi medioevali presso le Terme di Agrippa.
  10. Campitelli: si tratta probabilmente del rione piú turistico e frequentato, nonostante sia il meno popolato. Ció avviene a causa delle molte realta istituzionali presenti, a cui si annettono il Campidoglio ed il Foro Romano. Il nome deriva probabilmente dal latino campus telluris, cioé campo sterrato.
  11. Sant’Angelo: questo rione, che ospita il ghetto ebraico, è il piú piccolo di Roma e deve il suo nome alla chiesa di Sant’Angelo in Pescheria.
  12. Ripa: il nome suggerisce la localizzazione, presso la riva del Tevere in prossimità dell’Isola Tiberina.
  13. Trastevere: uno dei rioni piú conosciuti, soprattutto per la sua vita notturna. Sin dall’antichità la riva destra del Tevere ospitó le principali botteghe ed era uno dei cuori della vita commerciale cittadina.
  14. Borgo: localizzato sulla sponda destra del Tevere, ha la caratteristica tipicamente medievale di denominare le proprie vie “borghi”.
  15. Esquilino: la fondazione dell’Esquilino data al 1870 e deve il nome al colle su cui si estende. In tempi antichi questa zona era situata fuori dalla cerchia muraria, fina a quando venne annessa alla città in età augustea. Il nome deriva dal latino ex colere, letteralmente “abitare fuori”.
  16. Ludovisi: La Dolce Vita di Fellini ha contribuito a rendere conosciuto agli occhi del mondo intero il rione Ludovisi, che nel Rinascimento ospitó numerose ville nobili, fra cui Villa Ludovisi.
  17. Sallustiano: degli Horti Sallustani, i sontuosi giardini edificati dall’imperatore Sallustio nel I secolo a.C, non resta che il nome. Si situa sulla parte settentrionale del colle del Quirinale.
  18. Castro Pretorio: caratterizzato dalla presenza della stazione Termini, ospita importanti arterie di comunicazione e commercio.
  19. Celio: mondialmente conosciuto come il rione che ospita il Colosseo, ricorda con il suo nome la presenza dei legionari africani guidati da Scipione, stazionati sul colle Celio.
  20. Testaccio: deve il nome al monte testaceus, un enorme accumulo di detriti dovuti al porto di Ripa grande in età antica.
  21. San Saba: il rione di piú recente denominazione (anche se si trattava di un borgo già urbanizzato) e ospitava l’omonimo monastero che per secoli costituí l’unica presenza abitata.
  22. Prati: in epoca imperiale questa zona ospitava vigneti e campi coltivati, i cosiddetti horti. E’ adiacente al Vaticano.

Tutti gli stemmi dei ventidue rioni di Roma

Tutti i rioni del centro storico di Roma2021-03-18T17:44:16+01:00
21 04, 2015

Come conviene muoversi a Roma

2021-03-18T17:45:48+01:00

Roma è una città bellissima ed offre molti vantaggi a chi la vive per un periodo più o meno prolungato ma non è sicuramente una città in cui gli spostamenti sono facili. Il traffico spesso impazzito, le manifestazioni o i cortei in centro, la pioggia che a volte basta a mandare tutto in tilt ed una rete di trasporti pubblici non proprio organizzata alla perfezione possono rendere molto difficoltosa la vita ai romani che devono spostarsi ogni giorno in giro per la Capitale.

macchina a Roma

E se è un romano a stressarsi figuriamoci un turista o una persona che si trova nella città eterna in viaggio-studio o per motivi lavorativi ma proviene da altre realtà. Sicuramente un requisito fondamentale, soprattutto in alcune giornate, è armarsi di tanta pazienza, capacità di adattamento e respirare (non lo smog)!

Quali soluzioni si possono adottare per muoversi a Roma e rendere gli spostamenti meno problematici (comunque state tranquilli, ce la potete fare con successo e sarete anche fieri di voi stessi dopo aver superato la prova “muoversi a Roma”)?

      Trasporti pubblici: nota dolente, sono la “croce” di ogni romano che si rispetti ma il loro utilizzo a volte è utilissimo ed obbligato dalla comodità e dalla mancanza di parcheggio se ci si muove in macchina. La metropolitana (a Roma al momento ci sono 2 linee: A e B che si dirama in B1) è sicuramente il mezzo più rapido e veloce: se non ci sono guasti o scioperi (a volte capitano ma non vi spaventate) i tempi di attesa sono brevi e si arriva dal centro alla periferia molto velocemente. Gli autobus e i tram impongono a volte tempi di attesa un po’ più lunghi e scorte di pazienza per affrontare i ritardi (ma con un libro e la musica nelle cuffiette tutto passa prima e si affronta meglio) ma collegano zone della città non raggiunte dalla metropolitana. Il biglietto in entrambi i casi è di 1,50€.

    vespa

  • Motorino: il mezzo migliore, se guidato con attenzione e prudenza, per svicolare nel traffico con agilità, non restare bloccati in lunghe file e parcheggiare facilmente senza ricerche stressanti. Se non ne avete uno vostro ci sono vari centri sparsi per la città dove poter affittare un motorino per una giornata o per un periodo prolungato.
  • Car 2 go: una novità introdotta da poco in varie città italiane, in forte espansione e di grande utilità. Cos’è? Si tratta della possibilità di affittare una macchina (molto spesso una piccola e pratica Smart) parcheggiata in vari punti della città vicini a dove ci si trova in quel momento, utilizzarla per la quantità di tempo necessaria e poi parcheggiarla nuovamente per renderla disponibile ad altre persone. Un modo pratico, veloce ed economico di muoversi in auto per la città, comodo anche se non si dispone di una propria macchina a Roma. Per utilizzarlo basta registrarsi ricevendo poi una tesserina oppure utilizzare l’app per smartphone.

traffico Roma

Con pazienza e spirito di adattamento anche Roma può diventare una città facile in cui muoversi…sempre se non piove!

Come conviene muoversi a Roma2021-03-18T17:45:48+01:00
28 03, 2015

Cinque consigli per vivere a Roma nel migliore dei modi

2021-03-18T17:47:03+01:00

Roma è considerata una delle più belle città del mondo. Storia, arte, cultura, divertimento si incontrano in questo luogo dando vita a uno scenario unico. Il clima, i paesaggi, le vedute sono alcuni tratti caratteristici di una città che ingloba i famosi “sette colli” sviluppandosi non in maniera piana ma con diversi dislivelli.

vacanza a roma

Poter vivere e risiedere nell’urbe per qualche tempo rappresenta una grande opportunità per fare letteralmente un viaggio a ritroso nel tempo, e contemporaneamente, imparare l’italiano, accanto alle tradizioni del Paese. Se sei già stato a Roma ti sarai senz’altro accorto che la vita di questa città è unica nel vero senso della parola! Come orientarsi in questa grande città, coi suoi quartieri, i suoi vicoli, le sue abitudini, e gli aspetti anche meno piacevoli legati alla vita urbana?

  1. Roma e il traffico. Come ogni grande città, anche Roma non è immune al fattore traffico. Quindi, supponiamo che tu abbia un appuntamento e devi servirti dei mezzi pubblici. Cerca di organizzarti in anticipo soprattutto se devi attraversare la città. Questa regola vale ancor più se il tempo minaccia pioggia o se sta diluviando. In questo caso, armati di pazienza e determinazione, e se proprio non ce la fai, forse chiamare Noé con la sua arca potrebbe essere un’idea! Scherzi a parte, ricordati che la stazione Termini rappresenta il punto di raccordo delle linee della metropolitana e in generale la zona da cui partono i collegamenti principali. Se devi prendere l’auto, giocare in anticipo è d’obbligo. Roma è una città in cui il traffico soprattutto nelle ore centrali della giornata potrebbe rivelarsi ingestibile. Quindi, valuta bene se sia il caso di guidare o di prendere i mezzi, o anche, perché no, affittare una bella bicicletta e spostarsi così!
  2. caffe

  3. Il caffè! In Italia, come potresti non cedere al fascino di un buon espresso? Ricordati dunque che a Roma un caffè coi fiocchi è una pausa fondamentale oltre che un’abitudine diffusa tra tutti gli italiani. Lasciati guidare dal profumo dei chicchi di caffè e scopri una caffetteria caratteristica in cui fare una sosta. I costi di un caffè? Dagli 80 centesimi circa a seconda della caffetteria o bar in cui ci troviamo. Se chiedi “un caffè”, ti sarà servita la classica tazzina. Quindi se preferisci un caffè “lungo”, “macchiato” (con aggiunta di latte”), o se desideri un “cappuccino”, specifica sempre al bancone la tipologia di caffè che desideri.
  4. La cucina tradizionale. La dimensione culinaria autentica di una città si scopre quasi sempre in zone non eccessivamente turistiche ma in trattorie più tipiche, magari in qualche bel vicoletto storico. Famosi sono alcuni piatti romani come la Amatriciana o la Carbonara, due primi piatti conosciutissimi, o i famosi Carciofi alla Giudia. Se ci troviamo in una trattoria, un consiglio non ti sarà mai negato dal personale, anzi! I romani sono molto disponibili e solari, lasciati consigliare direttamente dallo chef!
  5. Pasta alla Carbonara

    Un piatto di pasta alla Carbonara

  6. Le zone da evitare. Il sabato sera è arrivato e desideriamo uscire dopo una settimana di studio o lavoro. Cosa fare ma soprattutto quale quartiere evitare soprattutto se facciamo tardi? Come tutte le grandi città esistono dei quartieri meno frequentati e che dopo un certo orario potrebbero rivelarsi un po’ pericolosi, come accade per ogni città del mondo. Il consiglio è di chiamare un taxi e farsi lasciare nei pressi del proprio domicilio se ci rendiamo conto di aver tardato. Zone molto periferiche, situate ai capolinea della metro, o proprio all’estrema periferia sono un po’ più critiche. Anche la zona che circonda la stazione Termini potrebbe risultare rischiosa se siamo da soli ed è tardi. Qualche malintenzionato lo si può incontrare sempre purtroppo in ogni zona della terra. Valgono gli stessi consigli che dovremmo seguire se ci trovassimo in una grande città. Prudenza, dunque, soprattutto se siamo in piena notte.
  7. Il relax. Abbiamo studiato tutta la settimana o lavorato duramente. Abbiamo bisogno di rigenerarci, di passeggiare, farci una corsetta nella natura, ammirare un bel paesaggio. Saliamo sulle Terrazze del Pincio, addentriamoci in Villa Borghese, o anche a Villa Torlonia, dove c’è una bellissima vegetazione, e potremo passeggiare tra qualche rovina architettonica molto caratteristica, legata alle vicende storiche di quest’area senza tempo.

Insomma, questi sono solo alcuni piccoli suggerimenti pensati per vivere a Roma nel migliore dei modi, dalla gestione pratica della vita cittadina ai momenti di relax. Lasciamoci guidare dall’istinto, scopriamo i posti che ci trasmettono emozioni positive, e chiediamo tranquillamente dei consigli ai nostri nuovi amici, ai docenti dei nostri corsi di lingua, e prepariamoci a vivere un’esperienza indimenticabile!

Cinque consigli per vivere a Roma nel migliore dei modi2021-03-18T17:47:03+01:00
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