Ogni primavera, le rose fioriscono anche a Roma, sul versante orientale dell’Aventino. In prossimità del Circo Massimo, si trova un Roseto Comunale unico nel suo genere, dove al termine del mese aprile ha luogo puntualmente uno spettacolo meraviglioso: la fioritura di circa mille specie di rose differenti. Si tratta di un evento da non perdere, per chi ha la possibilità di trovarsi in città in questo periodo dell’anno. Il roseto è aperto dalla primavera sino a ottobre, restando chiuso per la maggior parte dell’anno, e quindi occorre assolutamente approfittarne per godersi paesaggio e vegetazione.
Le dimensioni di quest’area verde sono discrete e comprendono circa un ettaro di terra; ciò che stupisce è la bellezza delle varietà di rose che vi fioriscono. Le aree di accesso sono lungo via di Valle Murcia. Quanto alla sua storia, sappiamo che il roseto fu istituito negli anni Trenta del Novecento per volontà del Principe Francesco Boncompagni Ludovisi spinto a sua volta dalla contessa Mary Gayley Senni. Questa donna, originaria della Pennsylvania, esperta di botanica e particolarmente sensibile al fascino di questi fiori, fu curatrice delle varie edizioni del Premio Roma per le Nuove Varietà di Rose che fu istituito nel 1933. Viaggò molto per l’Europa, e sposò Giulio Senni, risiedette nella sua villa di Grottaferrata, e proprio nel 1924, donò al Comune di Roma un primo nucleo di quella che sarebbe diventata in seguito la collezione di rose.
L’area dove sorge oggi il roseto, denominata Valle Murcia, è in realtà una zona frequentata sin dall’antichità. Qui, nel III secolo a.C. sorgeva un tempio dedicato alla dea Flora. Ce ne parla lo storico latino Tacito nei suoi Annales, dove parla si fa riferimento a un piccolo luogo cultuale. Le feste in onore della dea vengono qui chiamate Floralia e avevano luogo proprio nel Circo Massimo.
Sappiamo che l’area fu inoltre sede del cimitero ebraico nel corso del Seicento, prima che fosse trasferito nel Verano, ragion per cui la zona venne definita “Ortaccio degli Ebrei”. Quanto al tempio di cui oggi non resta purtroppo nessuna traccia materiale, sappiamo che era dedicato a Flora, la dea della primavera e dei fiori. Anticamente, i romani celebravano in suo onore delle celebrazioni che avevano luogo alla fine di aprile.
Oggi la collezione comprende 1.100 specie di rose differenti ed è suddivisa in “rose botaniche”, “rose antiche” e “rose moderne”. Il roseto è considerato tra i più belli esistenti al mondo, e le varietà di rose provengono da varie zone, persino dalla Mongolia e della Cina.
Tra le specie da osservare e ammirare ci sono la Rosa Chinensis Mutabilis che cambia colore giorno dopo giorno, e addirittura una specie di rosa che anziché emanare un profumo delizioso, si caratterizza per un odore sgradevole, chiamandosi, appunto, Rosa Foetida.