L’italiano è una lingua bellissima e non a caso voi vi state impegnando per impararla al meglio. È musicale, affascinante, ricca di armonia ma anche molto complessa e piena di insidie.

Anche per gli italiani madrelingua nasconde trabocchetti e dubbi che portano a commettere molti errori sia nello scritto (sempre più influenzato dai messaggi digitati velocemente con il cellulare) che nella lingua parlata.

Quindi non sentitevi in colpa se anche voi venite assaliti spesso da perplessità e commettete degli sbagli, imparare richiede tempo e pratica. Ma quali sono gli errori grammaticali più commessi proprio dagli italiani (amici, parenti, gente che sentiamo parlare in televisione)? Vediamone qualcuno.

studente di italiano

Il congiuntivo: un vero incubo, da molti ormai praticamente sconosciuto e sempre più in disuso. Il suo non utilizzo, oltre che scorretto, però risulta anche molto fastidioso. “Spero che la visita è andata bene” suona indubbiamente molto peggio rispetto a “Spero che la visita sia andata bene”.

Gli apostrofi: la regola in realtà è molto semplice ma molti non sembrano proprio ricordarsene. Le parole femminili richiedono l’apostrofo mentre quelle maschili no. Facile vero? Un tipico errore è quello che riguarda il “qual è”: si scrive rigorosamente senza apostrofo perché non è un caso di elisione ma di troncamento della parola. Mentre un ‘po’’ si scrive con l’apostrofo in quanto è l’elisione della parola “poco”.

I pronomi gli/le/loro: anche qui ci sono molti dubbi e soprattutto disattenzioni sull’utilizzo corretto, nonostante sia facile. Per i nomi femminili bisogna usare il pronome le, per il maschile singolare gli e per il plurale loro.
Gli ho detto che è stata molto brava all’esame” va sostituito con “Le ho detto che è stata molto brava all’esame” e la frase funziona immediatamente meglio. Ve ne accorgerete!

D’accordo, tutt’altro, a fianco: sono esempi di parole che si scrivono staccate anche se in molti tendono a scriverle unite ovvero “Daccordo”, “tuttaltro” e “affianco”.

L’avverbio assolutamente: viene utilizzato molto spesso nel linguaggio comune ma a sproposito senza essere seguito da un aggettivo o da un altro avverbio che sono invece “assolutamente necessari”. Ad esempio “Ti è piaciuta la mostra? Assolutamente… (è importante specificare se si o no)
E voi quali errore pensate di commettere più spesso nella vostra esperienza di studenti di italiano?